Gli Etruschi
Nel VIII secolo a.C., nel territorio compreso tra l’Arno e il Tevere fiorisce la civiltà degli Etruschi che nel corso di due secoli estenderà il suo dominio nell’Italia centrale.
La provincia di Viterbo è stata il cuore del suo sviluppo e numerose e varie sono le necropoli etrusche rinvenute sul territorio della provincia. Le più facilmente accessibili si trovano a Tarquinia, Tuscania e Vulci.
La Necropoli dei Monterozzi di Tarquinia, dichiarata nel 2004 Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, ha tombe con affreschi che raccontano delle abitudini di vita di questo popolo come pure dei suoi riti funerari.
Interessante anche il Museo Nazionale Archeologico di Tarquinia alloggiato nelle sale di Palazzo Vitelleschi.
A Vulci, dove sono state rinvenute numerose necropoli, sono visitabili su appuntamento la famosa Tomba Francois e il Tumulo della Cuccumella.
Quest’ultima con i suoi 65 metri di diametro è considerata tra le più grandi esistenti nella Tuscia.
Anche Vulci ha un Museo Archeologico allestito nel suggestivo Castello della Badia. A Tuscania nella necropoli di Madonna dell’Olivo sono state rinvenute tombe rupestri, ma anche la Grotta della Regina. La sua forma particolare – un grande ambiente circolare, con volta sostenuta da colonne scavate nella roccia, da cui diparte un dedalo di cunicoli sotterranei – fa pensare che sia stato un luogo di culto sotterraneo piuttosto che una tomba.
Presso la necropoli della Peschiera, sempre a Tuscania, è stata recentemente restaurata l’interessante Tomba del Dado che riproduce la struttura di una casa etrusca. Una piccola raccolta di sarcofagi ritrovati nelle necropoli della zona è esposta nel Museo Archeologico allestito nell’ex-convento della rinascimentale Chiesa di Santa Maria del Riposo.
Per piccoli gruppi allenati a camminare, si possono visitare anche le necropoli di Norchia, Castel d’Asso, San Giovenale e Blera. Sono d’obbligo scarpe da ginnastica.