Civita di Bagnoregio
Tra il Lago di Bolsena e la valle del Tevere, sopra uno sperone roccioso, sorge Civita di Bagnoregio separata drammaticamente dalla terra circostante.
Lo scrittore originario del luogo, Bonaventura Tecchi, la definì “la città che muore” per il suo aspetto decadente e instabile dovuto all’erosione del terreno.
Il delizioso borgo di impronta medioevale vanta anche belle facciate rinascimentali che rimangono a memoria del suo nobile passato.
La Civita è collegata al resto della regione da un lungo ponte pedonale che diparte dall’unica porta rimasta delle cinque del passato.
In basso si trova la Valle dei Calanchi, un suggestivo paesaggio fatto di pinnacoli di argilla, formatisi a causa dell’azione erosiva degli agenti atmosferici e il dilavamento dei torrenti circostanti.
Civita di Banoregio è un luogo incantato, pieno di fascino, capace di farci riflettere sulla nostra relazione con la Terra.