La Tuscia Viterbese
La Tuscia Viterbese è un’affascinante combinazione di natura, archeologia, arte, cultura e benessere. Il suo territorio si estende nel Lazio settentrionale e confina a Nord con la Toscana, a Est con l’Umbria, a Sud con la Provincia di Roma e a Ovest con il Mar Tirreno. Il coronimo Tuscia deriva dal latino Tuscus termine con cui veniva definita la regione abitata dagli Etruschi e il suo territorio corrisponde oggi a quello della Provincia di Viterbo.
La Tuscia occupa un territorio ricco di ritrovamenti archeologici che abbracciano un arco temporale che va dal Paleolitico all’epoca etrusca e fino a quella romana. Di immenso interesse sono le numerose necropoli etrusche. La più famosa è forse la necropoli dei Montarozzi di Tarquinia che vanta tombe affrescate, un’eccezionale repertorio di pittura pre-romana, ma anche le tombe di Vulci e Tuscania. Importanti le collezioni archeologiche dei musei nazionali sempre di Tarquinia, Vulci e Tuscania ma anche di Viterbo.
Bellissima Viterbo, il capoluogo della provincia, con le sue mura turrite, i vicoli stretti, il quartiere medioevale di San Pellegrino, le numerose fontane, le chiese, il Duomo e l’adiacente Palazzo dei Papi con la Loggia e la Sala del Conclave.
La Tuscia è ricca, inoltre, di splendide chiese romaniche, Santa Maria e San Pietro a Tuscania e San Falviano a Montefiascone, soltanto per menzionare le più note.
Vi troverete anche palazzi e giardini rinascimentali: Palazzo Farnese di Caprarola, Villa Lante di Bagnaia e il Sacro Bosco di Bomarzo.
Molti i luoghi importanti per il mondo Cristiano: Viterbo per la venerazione di Santa Rosa festeggiata il 3 settembre con il trasporto della Macchina di Santa Rosa; appena fuori Viterbo la venerazione Mariana del Santuario della Quercia; Bolsena per il miracolo eucaristico che ha dato origine alla solennità del Corpus Domini e per le vicende della Santa Martire Cristina.
La Tuscia è un campionario infinito di bellezze paesaggistiche: dai boschi dei Monti Vulsini e della faggeta dei Monti Cimini, alla Valle dei Calanchi di Civita di Bagnoregio, dai Laghi di Bolsena e di Vico alle coste del Mar Tirreno, passando per i campi di grano della Maremma laziale punteggiati in primavera di papaveri rossi. Una regione di origine vulcanica caratterizzata dalla presenza di numerose sorgenti termali utili al benessere e alla cura del corpo di cui si può godere immergendosi nelle terme spontanee o, per chi desidera maggiore comfort, nelle Terme dei Papi di Viterbo.